A SLURP EXPO 2015 LA LEZIONE DI CUCINA STORICA DI AMEDEO SANDRI E MAURIZIO FALLOPPI

….una ricetta non è mai tua completamente, semplicemente, si custodisce. E si tramanda….

Il tempo senza tempo della memoria d’infanzia, ricordi, emozioni, ma principalmente cultura di un popolo che si tramanda con l’arte, la storia e il cibo, il cibo inteso nei ricordi di antiche ricette tramandate, legate al territorio e alle raccolte stagionali, ma principalmente inteso come famiglia, usanze, tradizioni, abitudini, ma soprattutto persone, gente che stabilisce un importante progetto di vita.

Un patrimonio culturale del Veneto, a Slurp Expo 2015, proprio per riaffermare il suo ruolo di collettore fra l’esposizione di aziende e prodotti di alto livello nel campo dell’alimentazione e “la storia” culturale della cucina vicentina e veneta presenta un evento collaterale alla Fiera di sicuro impatto: LA LEZIONE DI CUCINA STORICA DI AMEDEO SANDRI E MAURIZIO FALLOPPI, testimoni storici della ricerca di vecchie ricette tramandate, di gusto e di ricordi, ricette che oggi sono reinterpretate e riproposte, e che fanno parte del nostro patrimonio culturale. Amedeo Sandri e Maurizio Falloppi, entrambi valdagnesi, noto cuoco il primo, apprezzato sommelier il secondo, per una inedita e preziosa lezione di cucina storica: la cucina vicentina è composta di piatti semplici, di tradizione contadina, che seguono l’andamento delle stagioni e dei relativi prodotti che si raccoglievano nei prati e nei boschi e ogni piatto è legato ad una parte del territorio e le preparazioni si basano ancora oggi sui prodotti tipici: i bisi di Lumignano (frazione di Longare), gli asparagi bianchi di Bassano, i torresani di Breganze, i formaggi di Asiago, le ciliegie di Marostica, il riso di Grumolo delle Abbadesse, la patata di Rotzo e il sedano di Rubbio (frazione di Conco), i tartufi a Nanto, il broccolo fiolaro di Creazzo, la mostarda di Montecchio Maggiore, la sopressa di Valli del Pasubio, gli gnocchi con la fioreta di Recoaro Terme e poi, il piatto più tipico, il baccalà alla vicentina. Sandri e Falloppi, insieme, ormai da diversi anni, scrivono a quattro mani…….ma non è solo letteratura, la loro, ma ricerca, studio, preziosa testimonianza, lo studio di ricette, dato che ambedue si sentono legati ai valori della tradizione del buon cibo e del buon bere del territorio veneto e vicentino, ricette antiche, sicuramente tramandata da qualcuno e, successivamente, interpretate e rivisitate: questo per proseguire la mission che anima chi ama il buon cibo, raccontare come il fascino della cucina sta nella capacità di incontrare sensibilità nuove senza per questo stravolgere le basi storiche di prodotti e piatti del nostro Paese e la nostalgia dei ricordi legata al sapere, profumi e sapori…….per poter tornare bambino anche solo per un’ora. E Amedeo Sandri e Maurizio Falloppi, da studiosi e storici, hanno nel loro dna il concetto, che non sembri banale, che la cucina è una delle espressioni più profonde della cultura di un Paese: è il frutto della storia e della vita dei suoi abitanti, diversa da regione a regione, da città a città, da villaggio a villaggio. La cucina racconta chi siamo, riscopre le nostre radici, si evolve con noi, ci rappresenta al di là dei confini. È cultura attiva, frutto della tradizione, per questo, da salvaguardare e da tramandare con l’insieme di usi e costumi, di stili di vita, di consuetudini e di tradizioni degli uomini. E’ una forma di civiltà quella di riscoprire sapori perduti, per ritrovare l’insieme dei valori che anche attraverso la tavola un popolo si tramanda, rinnovandoli continuamente, e che ne costituiscono l’identità culturale.

……la musica, la cultura, l’arte, la cucina sono l’anima di un popolo….

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