L’ingrediente misterioso della dolce Susie

Ho deciso di parlarvi di una ricetta mancata e del suo ingrediente misterioso, ovvero la torta della dolce Susie, la prostituta che si innamora dello psicopatico spezzadita Freddie nel romanzo Miami Blues di Charles Willeford.

miamibluesIn due parole ho già detto tutto di Freddie, aggiungerò solo che è un assassino, un bugiardo e un vanitoso, e che a un certo punto incontra questa ragazza giovane e ingenua, Susie, che oltre a fare la vita senza rendersene conto è anche un’ottima cuoca. Miami blues è un libro punteggiato dai pranzetti e le cenette che Susie prepara a Freddie, di cui è innamorata. Vere e proprie leccornie della cucina casalinga americana. E la ricetta della sua torta speciale, con cui alla fine del romanzo Susie riesce a vincere addirittura un premio culinario, affermando al momento della premiazione che non esiste uomo al mondo a cui non piaccia il suo dolcino (!), la leggiamo appunto nelle ultime pagine del libro. È un dessert molto particolare e con un ingrediente misterioso che mi ha subito incuriosito, tanto da farmi correre in cucina a sperimentarlo. L’ingrediente misterioso è l’aceto. Uno può dirmi, vabbe’, Eva Clesis, ma l’aceto in un dolce non è che ci stia tanto bene. Invece la torta all’aceto esiste eccome, agli anglosassoni meglio nota come Vinegar Cake. L’ho trovata anche su internet, perché la ricetta che si trova in Miami Blues mi la lasciato perplessa nelle dosi. Come scopriamo anche in questo blog, sembra che l’aceto sia un ottimo ingrediente per i lievitati e che renda le torte soffici. Ma per chi conosce l’inglese e vuole una ricetta simpatica e imbattibile da proporre agli ospiti, per poi sfidarli a indovinare qual è l’ingrediente misterioso, ecco una versione di Vinegar Cake> che risalirebbe addirittura al periodo vittoriano. Ha l’uvetta e un bell’aspetto, come resisterle?
Se vi dovessero chiedere chi ve l’ha data, dite che è stata la dolce Susie, per aver creduto a uno come Fred se lo merita, oppure ammettete che l’idea vi è venuta fuori da un libro. Di ricette? Ma no, da un noir!

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